
Era fermo proposito degli organizzatori ,inoltre ,esortare la locale Amministrazione Comunale ad intitolare il parco cittadino di via dei Vivai alla memoria dei due magistrati siciliani rimasti vittime della criminalità organizzata nel ’92 a poco meno di due mesi l’uno dall’altro.
Sapevamo di toccare una questione delicata,che avrebbe urtato i benpensanti,convinti che la mafia al nord non esista,e che da noi il problema sia la microcriminalità specialmente straniera.
Seguendo le cronache nazionali dei quotidiani degli ultimi anni,così come i fatti delle scorse settimane in Bianza in cui trentasette persone sono state arrestate per associazione mafiosa tra Giussano , Maiano , Seregno e Cantù ci si imbatte nella città di Mariano non per le sue tradizionali attività - l’economia del legno e dell’arredo o per la posizione di cerniera tra Como e Milano-bensì per fatti di mafia.
Una mafia ,che qui ,come nel resto della Lombardia,è oggi prevalentemente ‘ndrangheta,ovvero quella legata alla criminalità organizzata calabrese.
Queste organizzazioni criminali sono cresciute al nord in modo esponenziale e ciò è potuto accadere solo grazie ad un’inaspettata congruenza di valori e stili di vita tra il nord e le organizzazioni mafiose.
E’,infatti ,difficile considerare la ndrangheta,un corpo estraneo rispetto alla società lombarda quando il consumo pressoché di massa della cocaina ha fatto di Milano e della Lombardia il fulcro del traffico di droga europeo.
E’difficile considerare la mafia un corpo estraneo rispetto alla società lombarda ,quando la politica diventa una conta di pacchetti di voti sulla cui provenienza e su cosa venga chiesto in cambio nessuno fa domande.
E’ infine difficile considerare la mafia un corpo estraneo rispetto alla società lombarda,quando una certa imprenditoria nostrana ha fatto dell’insofferenza delle regole un’abitudine.
E’ vero che molte imprese sono state vittime delle intimidazioni e delle estorsioni mafiose ma è anche vero che altre hanno cercato le organizzazioni mafiose per avvalersi dei servigi criminali,che aggirando le regole sono a loro modo rapidi ed efficienti.
Hanno un’ampia disponibilità di capitali,garantiscono manodopera a basso costo,e con nessuna rivendicazione sindacale;assicurando la sicurezza con una giustizia inesorabile e sbloccano a suon di mazzette qualsiasi pratica incagliata negli uffici pubblici.
Come Federazione della Sinistra di Mariano – Cantù abbiamo deciso di parlare di mafia al Nord,perché questa cultura mafiosa è del tutto incompatibile con i principi che il nostro Partito promuove.
In quest’ottica si colloca anche la giornata che la sezione della Federazione della Sinistra di Mariano-Cantù ha organizzato sabato 15 settembre al Parco di via dei Viavai a Mariano con l’intento di riflettere tutti insieme e confrontarci su questo spinoso tema,cogliendo anche l’occasione per trascorrere qualche ora divertendoci ,giocando a calcetto,basket,pallavolo,o per i più pigri a carte.
La lotta alla mafia anche a Mariano comincia con il tenere gli occhi aperti e non voltarsi dall’altra parte facendo finta di niente.
Ruggero Arnaboldi
FDS sez Mariano -Cantù
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