sabato 9 giugno 2012

ANTIPOLITICA: UN GRILLO NELLA TESTA DI MOLTI ITALIANI


6/7 Maggio 2012, il movimento dei grillini ottiene una schiacciante vittoria contro molti dei tradizionali partiti in tanti comuni italiani.
Il Movimento 5 stelle, nato nel 2007, si definisce "ANTIPOLITICO", termine che in sè significa "contro la politica" e che di fatto esprime il messaggio: "non ci sentiamo rappresentati da nessun partito".
Tutto questo però costituisce un enorme paradosso! Perchè un movimento che è contro la politica aspira a dei posti nei comuni italiani? Perchè fa una campagna e propone liste come un normale partito? Già si può vedere che c'è qualcosa che non torna.

La vittoria di Grillo riesce, tuttavia, a far credere alla gente che questo sia il segnale di una "coscienza civica". Ma, al contrario di  quello che si può credere, i grillini dormono della grossa, sognando una città con wi-fi gratis, libri in formato digitale, votazioni via web e altre deliranti idee.
È questo il meraviglioso mondo dei grillini. Ma.. non è oro tutto quello che luccica. L'apparente fascino del programma elettorale ha spinto molti italiani a votare per loro, ma dove sono le idee riguardo agli attuali problemi che coinvolgono sempre più italiani? Dove si parla di scuole, famiglie, lavoro, anziani?

Tutto ciò che è stato capace di fare Grillo finora sono solo piacevoli critiche verso il sistema politico ed economico italiano. Bravo Grillo! Servivi proprio tu per farci notare la moltitudine di problemi presenti nel nostro paese. Peccato che tutti siamo capaci di biasimare, ma serve che oltre alle critiche si tirino fuori le alternative per andare verso il miglioramento, e che al posto di investire soldi nel wi-fi si tengano in considerazione le molte famiglie non arrivano a fine mese.

E sono stati purtroppo molti gli italiani che si sono lasciati trascinare dentro questo pensiero. Non si tratta solo di chi ha votato per Grillo, ma di tutti quelli che non sono andata a votare, immersi nel pensiero comune che "tutti i politici sono ladri e nessuno cambierà mai le cose, perchè tutti fanno solo i propri interessi". Èd è proprio da qui che nasce l'antipolitica, una sorta di pregiudizio, di etichetta, maturata con il tempo che è diventata piano piano una giustificazione per cadere nell'indifferenza, a danno di chi, invece, si impegna per il vero cambiamento, quello che si costruisce con vere idee e valori e non critiche o mere ambizioni.

Elena Frigerio

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